I navigatori arabi conoscevano il Madagascar già molto tempo prima che vi giungessero i primi Europei. È probabile che Marco Polo, descrivendo nel Milione il Madegascar (che non aveva visitato, ma di cui aveva sentito parlare durante i suoi viaggi in Asia) attingesse direttamente o indirettamente da fonti arabe. Molti studiosi ritengono che Polo avesse fatto confusione, e intendesse in effetti parlare di Mogadiscio; tuttavia, sulla base del racconto di Polo, i cartografi europei iniziarono a scrivere "Madagascar" sulle mappe. In un celebre passaggio, Polo menziona un uccello gigantesco, simile al mitologico Roc:
Aepyornis |
(Marco Polo, Milione)
In effetti, i viaggiatori arabi che avevano visitato il Madagascar potrebbero aver visto l'Aepyornis, uccello di oltre tre metri di altezza. Tuttavia, è anche appurato che in Madagascar non ci sono mai stati elefanti.
Influenza araba
Secondo la tradizione malgascia, i primi arabi a stabilirsi in Madagascar erano profughi della guerra civile che seguì la morte di Maometto, nel 632 d.C. Le prime prove storiche di insediamenti risalgono al X o XI secolo; si trattava di commercianti di schiavi arabi o di Zanzibar, che attingevano anche dalle popolazioni costiere del Madagascar. Alcune etnie malgasce discendono da questi antichi schiavisti; le origini dei popoli Antemoro e Antanosy, sulla costa orientale, si fanno risalire ad un insediamento di questo tipo, chiamato Zafiraminia. Le loro colonie, tra cui Mahajanga e Vohemar, facevano capo al sistema feudale dei sultanati arabi. Gli Antalaotra sarebbero, invece, i discendenti di successive migrazioni arabe; essi furono i primi a portare l'Islam sull'isola.
Ombiasy |
Al termine delle migrazioni di popolazioni arabe, il Madagascar contava 18 etnie, ciascuna con la propria cultura, la propria lingua e la propria religione. Fu questo caleidoscopio di civiltà che si prospettò ai primi esploratori e coloni europei.
Fonte: WIKIPEDIA
www.freebirdmadagascar.com
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