venerdì 25 gennaio 2013

Il Madagascar e la sua cultura tradizionale


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Diciotto etnie diverse coabitano sulla Grande Isola. Questo mosaico di visi, di colori, di musiche e di profumi, compone un insieme affascinante come una sinfonia umana. Nonostante le numerose coabitazioni etniche e suddivisioni in clan, il paese veicola la stessa lingua, di derivazione indonesiana, con differenze dialettali tra le regioni.

Il culto degli antenati

Tutti i malgasci credono nell'esistenza di un unico Dio creatore   che chiamano Zanahary o Andriamanitra (Signore Profumato), ma è piuttosto verso gli antenati divinizzati (Razana) che concentrano il loro culto. La credenza nel potere dei defunti è diffusa in tutta l'isola.
Si tratta di una celebrazione della "Scienza della Vita", perché i morti sono titolari di poteri e sono difensori della vita sulla Terra, materiale e spirituale. Ogni antenato mantiene la sua individualità e i suoi legami familiari.
Ad ogni occasione importante della vita, i Razana possono essere invocati e consultati. Animali (polli, zebù) o alimentari (rum, miele, ecc.) saranno loro offerti in sacrificio o libagione.

La morte

Per la religione tradizionale, segna il passaggio dal rango di essere umano all’alto rango di antenato (Razana). Quest'ultimo dominerà da un altro mondo le nuove generazioni che lo temeranno e onoreranno a loro volta.
Tre importanti cerimonie accompagnano la morte. Queste sono:
- il Funerale
- Il Famadihana o esumazione/riesumazione.
- Il Sacrificio

Famadihana o riesumazione

Famadihana
È un'usanza, praticata soprattutto dai Merina e dai Betsileo, durante la quale il cadavere del morto (o meglio quello che ne resta) viene riportato alla luce per essere riavvolto in un nuovo sudario di seta ed è portato in giro per potersi rendere conto direttamente dei cambiamenti avvenuti dopo la sua morte. La cerimonia avviene durante l'inverno malgascio, tra luglio e settembre, e generalmente dopo circa 3-5 anni (ma anche fino a 10) nei quali la famiglia del defunto ha il tempo per preparare la festa.

Famorana o circoncisione

Atto incluso nella tradizione malgascia poichè ogni bambino deve essere circonciso al fine di ottenere la sua virilità.
Dà luogo a una cerimonia tradizionale e a diversi giorni di festeggiamenti tra giugno e settembre, ed è accompagnata dal sacrificio di un toro ai piedi del palo sacrificale.

Il Fady

I Tabù (fady) occupano un posto molto importante nella vita del Madagascar.  Le pratiche del culto dei Razana devono rispettare un complesso sistema di tabù.
Questi precetti variano a seconda della comunità, delle famiglie e anche delle persone. Violare un Fady equivale ad essere colpevole verso gli antenati.

Il Tromba

Si tratta di un rituale di possessione praticato in particolare a ovest,  nell’ Imerina e nel Sud. Il posseduto è sempre incarnato da un re morto che parla attraverso la sua bocca e consiglia i vivi.
La parola del prestigioso antenato è definitiva e, ovviamente, il posseduto è un personaggio molto importante perché attraverso la trance, è l’intermediario diretto tra i vivi e i morti.

Gli Ody

Un'amuleto "Ody"
Si tratta di amuleti destinati a difendere dalle malattie, donare prosperità, garantire raccolti abbondanti e la fertilità delle donne.
Sono gli Ombiasy o stregoni che li consegnano in cambio di alcuni sacrifici. Sono chiamati "Sampy" quando vengono utilizzati al servizio di gruppi sociali piuttosto che sugli individui.
I malgasci hanno, per generazioni, imparato a conoscere le piante e le loro proprietà al fine di utilizzarle per scopi medici e, nella maggior parte dei villaggi, ci sono stregoni e guaritori che possiedono qualche conoscenza o hanno qualche potere.




Vintana o "il Destino"

Ritma la vita quotidiana sociale, culturale e spirituale, e fa appello a un complesso senso del destino. A seconda delle fasi astrali e soprattutto lunari, gli atti importanti della vita ne saranno interessati.

Il Tanguin

Era  praticato in tutti regni: era un veleno utilizzato nel giudizio davanti a Dio. Si somministrava il Tanguin all'imputato,
se sopravviveva, era innocente, se fosse morto, era la prova della sua colpevolezza e al tempo stesso la punizione per il suo crimine.

Il Mpanandro o "Indovino"

Si tratta di un personaggio importante, che agisce come un astrologo e la cui conoscenza è intimamente legata al "vintana."
Aloalo
Si tratta di una delle figure più rispettate del paese in quanto determina i giorni più propizi per le festività di famiglia e per le attività importanti (riunioni, lavoro, viaggi).

Lo Zebu

E’ l’animale onnipresente nella società malgascia. Simboleggia ricchezza e opulenza. Accompagna l'uomo in tutti i momenti importanti della sua vita e il suo sacrificio è essenziale per tutti i rituali. Nelle tombe Mahafaly del Sud Ovest del paese, è simboleggiato da sculture funerarie chiamate Aloalo.

Ringa o Moraingy

Lotta malgascia che è praticata soprattutto nelle province costiere. Sulla piazza centrale si forma un cerchio di persone che incoraggia i giocatori.
Meno brutale della boxe, richiede agilità, velocità e flessibilità. Questo sport spettacolare e fisico era sicuramente un tempo un modo per addestrarsi al combattimento.

Il Fanorona

Il Fanorona

Gioco  tipicamente malgascio, anche se è nato inizialmente sugli altopiani, può essere ritenuto come il gioco nazionale. Richiede intelligenza, riflessione e spirito tattico.

 

Il Kabary



Il Kabary è una forma tradizionale di discorso pubblico malgascio, spesso condotta come un dialogo di botta e risposta, compreso l'uso ricco di metafore e proverbi. E' stato originariamente utilizzato in riunioni pubbliche in tutto il Regno Imerina. La pratica è stata soppressa durante la colonizzazione francese, ma riemerse negli ambienti politici successivi all'indipendenza. Ancora oggi, Il Kabary è parte integrante della cultura e della società malgascia.
Kabary e il suo omologo meno formalizzato Resaka possono includere poesia e spettacoli musicali.
Quando viene usato in politica, il Kabary Resaka può mediare il cambiamento e contribuire a facilitare un processo democratico. Kabary Resaka e può anche essere usato per trattare le controversie locali e le doti di matrimonio.
Un mpikabary è una persona abile nell'arte del kabary. Un mpikabary è spesso assunto per rappresentare una sposa o lo sposo durante gli incontri tra le loro rispettive famiglie prima del matrimonio. Nel caso in cui a una famiglia non piacciano le parole o i proverbi utilizzati dall'altra famiglia, il matrimonio stesso può essere annullato.
Nel Kabary il punto centrale della discussione è sempre evitato in parole dirette. Ad esempio, nel corso di una Kabari a un funerale, il nome del defunto non può essere menzionato.

Musica

E’ una componente essenziale della cultura e dell’espressione malgascia. E’ onnipresente sia durante le feste di famiglia e della comunità (matrimoni, balli), che durante cerimonie religiose e tradizionali (messe, esumazione, "tromba", circoncisione).
E’ un’estensione della vita sociale e culturale della comunità.E’ il pretesto per il divertimento, il ballo, dimostrazioni di gioia e per dimenticare la dura vita di tutti i giorni.
L’Afindrafindrao è una introduzione musicale in cui tutti i partecipanti formano una catena simbolica e girano a coppie intorno alla pista. E' solo allora che qualsiasi altro tipo di musica può essere suonato.
Hira-gasy, tradizione musicale malgascia

mercoledì 23 gennaio 2013

Le origini della popolazione malgascia


C’è un dibattito aperto su chi per primo si sia insediato in Madagascar. Alcuni antropologi sostengono che i primi residenti non furono neri africani, bensì gruppi indonesiani che giunsero sull’isola 2000 anni fa (vedi Blog http://freebirdmadagascar.blogspot.com/2012/10/i-primi-abitanti-del-madagascar.html) , e che i primi occupanti dall’Africa continentale giunsero molto più tardi.


Altri sostengono che la popolazione del Madagascar discenda dall’amalgamarsi di gruppi indonesiani ed africani prima del loro arrivo sull’isola. In ogni caso, la maggior parte degli esperti concorda nel sostenere che gli abitanti sono giunti sull’isola relativamente di recente (non ci sono prove risalenti ad un’età della pietra in Madagascar) e che successive migrazioni hanno portato altri gruppi (quali arabi e indiani) che si sono mischiati a quelli precedenti.

Le origini miste della popolazione malgascia (così vengono chiamati gli abitanti del Madagascar) hanno dato vita ad un interessante ventaglio di culture che comprende Sud-est asiatico, India, Africa e Medio Oriente. La componente indonesiana della cultura malgascia è molto evidente nella lingua, che è strettamente legata ad un dialetto del Borneo, un’isola dell’arcipelago indonesiano, oltre alle credenze ed alla dieta a base di riso. Il riso è il cibo più diffuso in Madagascar e molti malgasci consumano riso ad ogni pasto. Anche il manzo è un cibo diffuso, per quanto costoso. Gli zebù allevati in Madagascar hanno le loro origini in India, ma rispecchiano l’influenza culturale africana sulla popolazione dell’isola.

All’interno del paese, le sembianze fisiche della popolazione, le pratiche religiose e le tradizioni sono tutte strettamente regionali; ciò che accumuna maggiormente i malgasci è la condivisione di una lingua comune. Oggigiorno in Madagascar esistono più di 20 gruppi etnici, da quelli con sembianze Merina (popolazione proveniente dall’Indonesia) residenti sugli altipiani, a quelli più simili agli africani Sakalava nelle regioni costiere occidentali, agli Antaimoro di origine araba della costa orientale.

Il Madagascar è una terra straordinariamente ricca a livello culturale. È un luogo in cui la presenza degli antenati è fortemente sentita anche nel presente; in molte zone, tradizioni e tabù vengono prima di ogni legge e le abitudini religiose occidentali si mescolano liberamente con pratiche stregonesche e usanze funerarie particolari.

Oggigiorno il Madagascar ospita circa 18 milioni di persone.

Fonte: wildmadagascar.org

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venerdì 18 gennaio 2013

I parchi più belli del Madagascar




Il Madagascar è famoso per i suoi splendidi parchi, ricchi di flora e fauna endemica dell'isola. Tra i più interessanti, vi consigliamo:



Veduta dei Tsingy di Bemaraha

Bemaraha

Nel Ovest del paese, raggiungibile solo percorrendo una pista impervia, il Parco dei Tsingy di Bemaraha offre spettacolari scenari con i suoi pinnacoli di calcare erosi dai millenni. E' possibile fare piccole scalate e camminare tra le suggestive gole che si aprono tra i Tsingy.



   

 

La "Finestra dell'Isalo"

Isalo

Sulla strada RN7 verso Tulear, è uno dei più visitati ed apprezzati, grazie ai suoi spettacolari canyon e alle sue piscine naturali.



Mantadia Andasibe

A soli 130 km da Antananarivo, sulla strada verso l'Est, è il paradiso dei botanici, grazie alla sua foresta pluviale primaria.



Il ponte mobile sugli Tsingy dell'Ankarana

 

Ankarana

Nel Nord del paese,  nei pressi di Diego Suarez, oltre agli spettacolari Tsingy, ospita innumerevoli e gigantesche grotte, tra le quali la visitatissima Grotta dei Pipistrelli.


 

 

 

Montagne d'Ambre

A soli 50 km da Diego Suarez, offre la possibilità di piacevoli passeggiate tra le sue conifere alla ricerca del camaleonte più piccolo del mondo. Sei laghi e molti fiumi solcano il suo perimetro, facendo di questo parco è un paradiso di freschezza per sfuggire il caldo soffocante in questa regione.

Ranomafana

Situato tra gli altopiani centrali nei pressi di Fianarantsoa, ospita una grande ricchezza di biodiversità endemica ma in pericolo. Vi si trovano specie di lemuri rare ed in pericolo di estinzione.

La fauna del Parco di Ranomafana

Cap Masoala

Masoala

Dove la foresta incontra il mare. Sulla penisola che porta lo stesso nome, è la più grande area protetta del paese, nonostante sia fuori dagli itinerari classici. Da luglio a settembre vi si possono avvistare le balene in accoppiamento.

 

 

 

 

Andringitra

Ad un centinaio di km a sud di Fianarantsoa, ospita il Pic Boby, la cima la più alta e accessibile del Madagascar. La natura, le tradizione e il mistero che intornano Andringitra fanno di questo parco un luogo mistico e panoramico da scoprire.


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mercoledì 16 gennaio 2013

Le migliori spiagge del Madagascar


Il Madagascar è solamente belle spiagge? Sicuramente no, la flora e la fauna di questo paese sono bellezze da ammirare in tutte le stagioni, così come la gente e la cultura malgasce sono più che affascinanti, ma.....
...abbiamo fatto un gioco:
abbiamo scelto le spiagge più belle dell'isola Rossa, e le abbiamo messe a confronto.
Il risultato? Decidetelo voi !
Aspettiamo commenti e segnalazioni.

ANDILANA BEACH (NOSY BE)













NOSY IRANJA (NOSY BE)











 


ILE AUX NATTES (SAINTE MARIE)















AMBATOMILO (NORD DI TULEAR)


SALARY (NORD DI TULEAR)















MARE DI SMERALDO (DIEGO SUAREZ)














MAHAMBO (NORD DI TAMATAVE)


LOKARO (FORT DAUPHIN)

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