domenica 20 novembre 2016

Il Makay, cassaforte della biodiversità del Madagascar

 Oggi i team scientifici vi vengono a scoprire nuove specie di lemuri o insetti, e il trekking del massiccio del Makay è una delle nuove proposte/avventura per i turisti della grande isola. Entrate in questo labirinto, vera cassaforte della biodiversità del Madagascar!





Il Makay è un massiccio di arenaria gialla nel centro occidentale dell'isola di Madagascar, costituito da altopiani ancora parzialmente coperti di foresta o di vegetazione cespugliosa tipica del Madagascar occidentale e da canyon di centinaia di metri di profondità. A causa del suo difficile accesso, ha goduto di una  protezione naturale per la sua fauna e la sua flora.
Un'erosione spettacolare ha scolpito gli altopiani in un labirinto di gole profonde dove una flora tipica degli ecosistemi umidi si è sviluppata, non diversamente dalle foreste sempreverdi del Madagascar orientale. 
La catena montuosa del Makay si estende su una superficie di 150 × 50 km. Formatosi dai resti della erosione dei grandi massicci di rocce cristalline scomparse centinaia di milioni di anni fa, il Makay è una delle più imponenti opere della natura. Tra il patchwork di diversi ecosistemi presenti in Madagascar non ne restano molti ancora poco conosciuti, relativamente inesplorati, zone scarsamente popolate, che possano offrire buone opportunità per nuove scoperte. Il Makay sorge tra loro come un simbolo di Terra Incognita: anche nello stesso Madagascar, poche persone hanno sentito parlare di questa catena montuosa ruiniforme.

La vita ha preso piede in queste valli profonde centinaia di metri e si è sviluppata in totale autarchia per milioni di anni, riempiendo ogni possibile nicchia ecologica. Isolati e preservati dall'intervento umano, questi biotopi hanno permesso specie animali e piante ancestrali di suddividersi fino al punto di fare apparire nuove specie.


Il trekking del massiccio del Makay è stato effettuato da grandi esploratori, ma è possibile farlo anche in "versione turistica".

Vi sono varie combinazioni, tra le quali:
raggiungerlo da nord, dopo aver disceso il fiume Tsiribihina in battello e aver visitato il parco dei Tsingy di Bemaraha e l'Allée des Baobabs di Morondava 
o da sud, dopo aver visitato lo spettacolare Parco dell'Isalo.
E' ovviamente un viaggio lungo e abbastanza faticoso che richiede una buona condizione fisica, ma soprattutto un gusto per l'avventura. Bisogna tenere a mente che durante una parte del viaggio ci si troverà completamente isolati, tra notti in tenda e discese di fiumi in piroga. Alcuni giorni potrebbero essere lunghi, fino a 7 ore di cammino, con il sole onnipresente.
La preparazione e l'organizzazione delle guide accompagnatrici, vi aiuterà comunque ad approfittare di ogni momento di questo avventuroso circuito e a farvi sentire in sicurezza.


 

http://www.freebirdmadagascar.com/