Città portuale del profondo sud del Madagascar, vecchia tappa sulla celebre Via delle Indie, ricca di storia, è aperta al mondo fin dal XVI secolo, dal giorno in cui dei naufraghi portoghesi la elessero come loro domicilio.
I
portoghesi arrivarono sulla costa sudest dell'isola di Madagascar nel XVI secolo, ma
rinunciarono a stabilirsi in modo permanente dal primo Seicento, cacciati dalla popolazione locale Antanosy. Alla fine del XVI secolo, gli olandesi cercarono di creare uno scalo nella baia Antongil ma abbandonarono questa attività a causa dei
luoghi insalubri. Dopo aver considerato di stabilirsi anche sull' Île
Sainte-Marie, i coloni sbarcarono nella baia di Manafiafy (o punta di
Sainte-Luce). In
principio, la colonia comprendeva otto naufraghi francesi, settanta
coloni inviati dalla East India Company a bordo del San Lorenzo e
l'equipaggio di St. Louis, che non riusciva a tornare in Francia a causa
dell'incaglio della loro nave sulla via del ritorno verso la Francia. Ma essendo
la regione insalubre a causa delle lagune e paludi, e vedendo la
febbre prendersi i suoi uomini, De Pronis decide di trasferire la colonia
sulla penisola di Tholongar alla fine del 1643 (ventisette francesi perirono a causa delle febbri).
Sarà De Pronis che fonderà nel 1643, a nome di Luigi XIII e su ordine di Richelieu, Fort-Dauphin. In origine, la città doveva servire come punto rifornimento sulla Via delle Indie. Il Forte Dauphin, in onore del "Delfino", il principe di Francia, ovvero il futuro Luigi XIV, fu costruito da Sieur Flacourt, e era inizialmente solo una costruzione sommaria circondata da una staccionata in legno.
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Fort Dauphin nel 1650 |
Nel 1648, Jacques Etienne de Flacourt fece tornare De Pronis in Francia, a causa di un traffico di schiavi che aveva scioccato i nativi. Prese il suo posto a capo della base, e compì nel corso di
questo periodo un attento studio dei costumi, la storia, e la flora
dell'isola di Madagascar. La sua opera si compone di tre volumi, il dizionario, il catechismo e
soprattutto l'opera centrale, la storia della Grande Isola di Madagascar. Arrivato in Madagascar con due sacerdoti Lazzaristi, ripartì dall'isola nel
1655, avendo precedentemente stabilito un piano di occupazione del
Madagascar, ma senza essere in grado di raggiungere in realtà la sua
missione commerciale.
Dopo la sua partenza, la base declina gradualmente. Successivamente
le partenze dei coloni aumenteranno soprattutto a causa delle molte difficoltà
incontrate, le più vincolanti delle quali furono
l'isolamento, i conflitti tra i coloni e soprattutto le lotte contro
popolazioni locali Anosy.
Nel
mese di agosto 1674, gli ultimi coloni francesi furono cacciati dalla tribù
Tanosy, che aveva già mostrato la sua ostilità verso i portoghesi e gli
olandesi, un secolo prima. Dopo il massacro di molti di loro, i sopravvissuti si rifugiarono nella fortezza con lo scopo di prendere riparo in attesa di rinforzi. L'8 settembre 1674, la nave Blanc Pignon salverà il resto della colonia, e
gli ultimi sopravissuti si rifugiarono sull' île Bourbon (Isola Reunion).
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la Porte de Fort Flacourt |
Dopo la partenza dei coloni francesi, Fort-Dauphin e la sua regione passarono
sotto il controllo del re Tanosy, e furono frequentati da molte
navi, molti delle quali si dedicavano alla pirateria. Dal
1766 al 1771, i francesi comandati dal conte di Maudave cercarono di
recuperare Fort-Dauphin, per rendere la vecchia base un
rifornimento per le loro colonie Mascaregne (Reunion, Mauritius e Isola Rodrigues) e per istituirvi un porto per il commercio degli schiavi. I
coloni furono questa volta ben accolti dalla popolazione locale e il progetto godette
di un inizio promettente, nonostante la mancanza di risorse. Tuttavia nel 1770, la amministrazione centrale della Marina abbandonò il progetto iniziato quattro anni prima. La città porterà, durante il periodo rivoluzionario della Convenzione Nazionale (1792-1795), il nome di Port-de-la-Loi (Porto della Legge).
Fino
alla fine del XVIII° e nel corso del XIX° secolo, Fort-Dauphin resterà un porto commerciale importante, molto frequentato dalle flotte in navigazione sull'Oceano Indiano.
- Tolagnaro (o Fort-Dauphin, il suo nome francese, chiamata anche Farady) è una città della provincia di Toliara (Tulear), capitale della regione Anosy, situata nel sud-est dell'isola del Madagascar e ne è la città più antica. Si trova a 1122 km da Antananarivo, capitale del Madagascar, raggiungibile in aereo dalla stessa. Le tre strade che la raggiungono da ovest (Tulear), nord (Ihosy) e est (Vangaindrano), sono lunghissime piste in terribili condizioni, il che rende Fort Dauphin una città abbastanza isolata dal resto del paese, ma non per questo meno affascinante.
VISITARE FORT DAUPHIN
Fonte: WIKIPEDIA
Traduzione dal francese: CAMPAGNA Fabrizio