giovedì 25 aprile 2013

Masonjoany: la crema solare del Madagascar

Cos'è quell'impiastro giallo senape incollato sul volto di molte donne malgasce? La protezione solare più naturale, e forse più antica del mondo: il MASONJOANY. E' uno schermo solare al 100% naturale ricavato dalla radice della pianta chiamata "sandalo del Madagascar". 


E' un prodotto cosmetico molto comune nel nord e nell'ovest dell'isola, che può anche essere trovato in farmacia omeopatica o al mercato.. Il masonjoany si può acquistare allo stato puro sotto forma di ramoscelli che bisogna grattare con una particolare pietra per ottenere una polvere che deve essere poi mescolata con acqua e applicata sul viso in fretta ... in fretta perché si asciuga più velocemente di quanto faccia l'intonaco di calce, così che in entrambi i casi è necessario un paio di mani esperte! Alcune persone, vi sovrappongono anche spirali e disegni geometrici con colori diversi.
Ramoscelli del Sandalo del Madagascar
Queste maschere hanno qualità protettrici contro il sole e il calore.
E' una maschera che le donne spesso si applicano su un primo strato di crema per rimuovere le macchie. Non la tengono tutto il giorno perché una volta asciutta, si sbriciola. Le donne si strofinano poi delicatamente questa nuova polvere sul viso come un fondotinta.


Il Sandalo del Madagascar, Enterospermum madagascariensis (o Santalina madagascariensis), denominato Masonjoany in malgascio, è un piccolo albero comune nel Madagascar occidentale, i cui ceppi e radici contengono un olio volatile profumato. Viene esportato in quantità considerevoli (qualche centinaio di tonnellate) in India, dove viene utilizzato come il vero legno di sandalo durante le cerimonie religiose.


FONTE: le-phoenix-magazine
TRADUZIONE DAL FRANCESE: Campagna Fabrizio

FREEBIRD MADAGASCAR TOURS

I Merina e le dodici Colline Sacre


Il Rova (Palazzo Reale) di Ilafy, una delle 12 Colline Sacre
Le Colline Sacre sono una delle caratteristiche della regione dell' Imerina. Le dodici colline sacre hanno tutte una caratteristica in comune: i loro abitanti sono sudditi diretti del re. Gli anziani sovrani hanno sempre scelto di localizzarsi sulle alture per difendersi, ma anche per appropriarsi della presunta sacralità attribuita a questi alti luoghi. L'elenco e il numero delle Sacre Colline variavano da un sovrano ad un altro, ma tutte le fonti concordano sul fatto che erano simbolicamente 12.
Ognuna di queste colline è un luogo sacro, dove si conserva ancora il culto di questi sovrani, dove gli astrologi possono meditare i single
trovare l'anima gemella, i disoccupati il lavoro, così come la guarigione per i malati. Gli abitanti dei villaggi salvaguardardano questi luoghi sacri senza alcun aiuto da parte dello Stato.
Ambohitrabiby, Antananarivo, Ambohimanga, Ambohidratrimo, Ilafy, Namehana, Ambohimalaza, Ambohitrontsy, Ambohiniazy, Ambohitrondrana, Merimandroso, Kaloysono sono i nomi delle 12 colline scelte da Andrianampoinimerina per ricordare i 12 Re e Regine che regnavano su ognuna di esse. Il numero 12 è diventato simbolico e sacro, tanto che Andrianampoinimerina ebbe 12 spose  12 è anche il numero degli Idoli Reali.

FREEBIRD MADAGASCAR TOURS

lunedì 22 aprile 2013

"Dahalokely tokana", un nuovo dinosauro carnivoro malgascio

Erano dieci anni che non succedeva: una nuova specie di dinosauro è stata scoperta in Madagascar. Dahalokely tokana, letteralmente il piccolo bandito solitario, è stato un Theropoda carnivoro che ha vissuto 90 milioni di anni fa. India e Madagascar formavano allora un continente isolato dal resto del mondo.


Molti dinosauri sono stati scoperti in Madagascar ma, stranamente, nessuno di loro ha vissuto da 165 a 70 milioni d'anni fa. La scoperta di una nuova specie, la prima in dieci anni, viene in parte proprio per colmare questa lacuna nella documentazione fossile dell'isola.  I "Dahalokely tokana" hanno vissuto qui per 90 milioni anni, durante il Turoniano. Si tratta quindi del primo dinosauro che visse nel continente formato da India e Madagascar tra 100 milioni anni e 88 milioni di anni prima della nostra era.I resti fossili di questa specie, ovvero sette vertebre (una cervicale e sei dorsali) e dei pezzi di costole sono stati rinvenuti nel 2007 e nel 2010 nella formazione geologica di Maevarano nel nord dell'isola. Diverse caratteristiche li rendono unici: la presenza di cavità "infrapre
zigoapofisarie" divise sulla regione mediodorsale della vertebra cervicale. Ulteriori dettagli hanno comunque permesso una classificazione accurata di questa specie di per sè interessante per vari motivi.


La probabile taglia del Dahalokely tokana, paragonata a quella di un uomo. L'animale faceva 3,5 metri di lunghezza.. I resti fossili che sono stati trovati, sono rappresentati in bianco

Un Theropada carnivoro lungo 3,5 metriSecondo Andrew Farke ( Museo di Paleontologia
Raymond M. Alf) e Giuseppe Sertich (Denver Museum of Nature and Science), il "Dahalokely tokana" era un carnivoro, quindi un dinosauro bipede, appartenente al gruppo degli Abelisauridi. Altre specie appartenenti a questa famiglia sono state rinvenute sull'isola, ma erano molto più giovani (circa 70 milioni di anni). Il " piccolo bandito solitario" (questo il significato del nome scientifico di ispirazione malgascia di questa nuova specie) sarebbe addirittura il più vecchio dinosauro del Cretaceo trovato sull'isola.Questa scoperta descritta sulla rivista Plos One porta i ricercatori a farsi nuove domande. Ad esempio, Dahalokely tokana potrebbe essere l'antenato di alcuni Abelisauridi trovati in India o in Madagascar, che sono sopravissuti dopo la separazione di questi due territori? In altre parole, ha avuto dei discendenti? I caratteri osservati sulle ossa e sui resti fossili della specie più giovane lo lascerebbero pensare, ma è impossibile trarre una conclusione fino a che lo scheletro Dahalokely tokana non sarà completo.Durante la loro vita, gli Abelisauridi, caratterizzati da un muso corto, abitavano continenti dell'emisfero Sud del mondo, come testimonia il ritrovamento di Carnotauri in Argentina, o quella di Majungasaurus in Madagascar. Entrambi hanno vissuto qui per 70-65,5 milioni anni e sono riusciti a raggiungere taglie rispettivamente di 9 e 7 metri. Il "Dahalokely tokana", invece, era più piccolo: il soggetto trovato, non doveva misurare più di 3,5 m di lunghezza.

FONTE: http://www.futura-sciences.com/fr
TRADUZIONE DAL FRANCESE: Fabrizio Campagna 

FREEBIRD MADAGASCAR TOURS





sabato 6 aprile 2013

Jean Laborde: un avventuriero in Madagascar

Jean-Baptiste Laborde (nato il 16 ottobre 1805 a Auch (Gers) e morto il 27 dicembre 1878 a Antananarivo (Madagascar) è stato un avventuriero, industriale, Primo Console di Francia in Madagascar ed ebbe una grande influenza sulla società e la politica della monarchia Merina in Madagascar nel XIX secolo.

Jean-Baptiste Laborde
 
Contemporaneo di tre regine (Ranavalona I, Rasoherina e Ranavalona II) e di un sovrano (Radama II) malgascio, fu utilizzato dal governo di Napoleone III per rinforzare l'influenza francese in Madagascar affievolita dalle ambizioni britanniche. La concorrenza feroce e astuta dei due paesi per il possesso di questa isola spingerà la Francia, dopo la sua morte, a usare come pretesto il recupero della sua eredità dal reame malgascio per mettere in difficoltà il governo del primo ministro Rainilaiarivony. A sua volta, la Francia utilizzerà questo patrimonio per creare una situazione inaccettabile per il governo di Ranavalona III, diseredando discendenti malgasci, eredi legittimi in favore di nipoti, più presentabili ai loro occhi, perché, bianchi e francesi di nascita.  

Il rifiuto di Rainilaiarivony, Primo ministro della regina, di riconoscere i nipoti di Laborde come eredi, fu uno dei pretesti che portarono all'invasione del Madagascar da parte delle truppe francesi. I veri discendenti di Jean Laborde in Madagascar sono stati quindi privati ​​della loro eredità. Questa situazione continua ancora oggi, infatti la casa di Jean Laborde ad Andohalo, che ha ospitato il primo consolato di Francia in Madagascar, appartiene ancora ufficialmente allo Stato francese.Grazie alla sua sensibilità, all'amenità del suo carattere e alle sue molteplici risorse mentali, Laborde s'imporrà velocemente alla corte della regina Ranavalona e diventerà una persona molto importante. Si narra anche di una sua relazione intima con la regina stessa. 
Non avendo nessuna conoscenza meccanica, industriale, o di chimica, si fece mandare dei libri e, formandosi da solo, diventerà di fatto ingegnere tuttofare, architetto e chimico. Formerà anche molti operai e artigiani (muratori, falegnami, ebanisti, ecc ...).

Francobollo malgascio con l'effige di Jean Laborde
CRONOLOGIA DELLA VITA DI LABORDE IN MADAGASCAR

  •    (1830) Alla fine dell'anno, il signor Savoia (capitano francese di lungo corso, senza risorse) lo convince a noleggiare una nave (il brigantino San Rocco) verso la barriera corallina del Canale di Mozambico (Juan de Nova Island) alla ricerca di presunti relitti ricchi di mercanzie . Laborde, 25 anni, intraprende questa nuova avventura.
  •     (8 novembre 1831) Dopo sette mesi di infruttuose ricerche, dopo una tempesta, senza più cibo nè acqua, la nave si arena sulla costa sud-est del Madagascar (nord-est di Cap Saint Marie) alla foce del fiume Matitanana (di fronte a Vohipeno). Sembra che tutto l'equipaggio sia riuscito a raggiungere la riva. Con l'aiuto di indigeni e dopo una lunga marcia di 180 km, arriva a Mahela, da un colono francese (Napoleone Lastelle) concessionario di una piantagione di canna da zucchero. Qui vi trova casa e occupazione.
  •     (1832) Sposa una meticcia di nome Roux Emilia (o "Rus") (1900, Antananarivo). Per questa occasione il signor Lastelle gli dona la propria collezione di libri Roret (collezioni delle tecniche più avanzate dell'epoca) da cui egli trarrà molte conoscenze.
    Con sua moglie Roux Emila
  •     (1833) Riconoscendo i numerosi "talenti" di Jean Laborde, il signor de Lastelle lo invia ad Antananarivo per incontrare i rappresentanti della Regina Ranavalona I (monarchia Merina). L'idea è quella di aggiudicarsi l'appalto per la fabbricazione di armi, appalto concesso a un francese (il signor Droit, detto Jolycoeur) che non sembra in grado di realizzarlo.
  •     (1833) Ottiene il suo primo contratto, ma deve collaborare con il sig. Droit. Installazione dei primi laboratori a 3 km nord di Ilafy.
  •     (1833) Nasce il figlio Clément, a Ilafy. Morirà nel 1874 all'Île Sainte-Marie. Diventa anche tutore di Rakotondradama (detto Rakoto), il figlio della regina.
  •     (1834) Produzione e consegna dei primi fucili, che saranno apprezzati.
  •     (1835) A Laborde è affidato il noleggio della nave Le Voltigeur e l'organizzazione del vettovagliamento delle truppe della regina in guerra nel sud (baia di S. Augustin), cosa che farà via la Compagnie de Madagascar dell'armatore François Joseph Lambert, ma una esecuzione sommaria di prigionieri lo turba al punto di pensare di lasciare il Madagascar. La Regina fa espellere il sig. Droit a causa dei suoi fallimenti e la sua mancata partecipazione. Il posto è dunque libero per Laborde.
  •     (28 marzo 1837) Laborde scrive nel suo diario:
"Ho fatto un secondo trattato con il governo malgascio per creare una fonderia di cannoni di ferro, una vetreria, una fabbrica di terracotta, una cartiera, uno zuccherificio, una raffineria, un saponificio, un allevamento di bachi da seta:
 
Mi sono impegnato a produrre molti acidi, allume, solfato di ferro, il blu di Prussia, ecc. "

 
La residenza a Mantasoa
Per scelta tecnica si trasferisce a Mantasoa (6 km da Antananarivo) dove crea un quartiere quasi industriale.
    A
Laborde è
assegnata dalla Regina, la più alta onoreficenza malgascia  (chiamata: "dei 16 onori").

  •     Per ottenere assistenza, fa venire dalla Francia il fratello maggiore Jean-Louis Laborde (detto Cadet) (+ 1856, Mantasoa), il cui figlio Edoardo (1846-1825, senza figli), entrerà in possesso dei diari personali di suo zio Jean Laborde .
  •     (1856) Laborde ripudia la propria moglie (Emilia) per adulterio e la invia agli sfruttamenti agricoli di Lohasaha (dei quali lei fu gerente).
  •     (1856) A seguito delle stragi dei malgasci convertiti al cristianesimo ordinate dalla politica di terrore autarchica e oscurantista della regina Ranavalona I e del suo primo ministro Rainilaiarivony (detto Raharo) e, forse, dopo la misteriosa morte per avvelenamento (17 giugno) di Napoleone Lastelle Rakotondradama (detto Rakoto), il figlio francofilo della regina, che disapprovava questa politica consigliato da Laborde (ex-precettore) e Joseph Lambert, chiede per iscritto un intervento militare della Francia. Joseph Lambert si impegna a trasmettere la richiesta a Londra e Parigi, ma i governi francese e britannico coinvolti insieme nella guerra di Crimea si astengono dall'intervento militare.
  •     (7 luglio 1857) Avendo scoperto questi intrighi, la regina decreta l'espulsione forzata di tutti gli europei e la confisca dei loro beni. Nonostante il suo status privilegiato, anche Laborde deve partire in rovina (La Réunion e Mauritius). Il suo amico Lambert fu esiliato invece nell'isola di Mauritius e poi sull'isola Mohéli (arcipelago delle Comore).
  •     (18 agosto 1861) Dopo la morte di Ranavalona I e di suo figlio Radama II (ex-Rakoto) che gli successe al trono, richiama i suoi amici francesi in Madagascar. Tuttavia, visto lo stato di devastazione delle officine di Mantasoa, Laborde non tenterà di riavviare le attività.

CONSOLE IN MADAGASCAR

  •     (12 aprile 1862)  Laborde è nominato da Napoleone III Console e Agente della Francia in Madagascar. Per assisterlo, porta il suo nipote Albert Auch Campan (+ 3 marzo 1892, Antananarivo), in qualità di segretario. Partecipa allo sviluppo della prima mappa topografica in scala1/200.000e dell'Imerina centrale eseguita da Alfred Grandidier. Aiuta il suo amico Joseph Lambert a creare la Compagnie française de Madagascar e a fargli accordare grandi monopoli e concessioni.
  •     (1863) A Antananarivo, sommosse nazional-tradizionaliste. Il 12 maggio Radama II viene ucciso per strangolamento. Il partito ostile alla Francia riconquisa il potere e revoca lo statuto concesso a Joseph Lambert.
  •     (1864-1878) Laborde conserva, malgrado tutto, la sua posizione di assistente console e Agente, ma assiste impotente al graduale aumento dell'influenza britannica sotto la politica di Rainilaiarivony (primo ministro).
  •     (27 dicembre 1878) A 73 anni e malato, Laborde muore a Antananarivo. la Regina Ranavalona II ordina un funerale di stato. È sepolto in una tomba a Mantasoa eche gli stesso aveva fatto costruire anticipatamente. D'altro canto, il governo malgascio (in virtù delle sue leggi tradizionali) si appropria della sua proprietà a scapito dei suoi eredi. Successivamente, durante la colonizzazione nel 1895, i beni dell' ex console furono suddivisi tra i gesuiti, che vennero ricompensati per il loro supporto alla colonizzazione e all'amministrazione della Grande Isola. Gli eredi di Laborde che sopravvissero, furono in parte ricompensati finanziariamente.

FONTE: Wikipedia
TRADUZIONE: Campagna Fabrizio

FREEBIRD MADAGASCAR TOURS








mercoledì 3 aprile 2013

Orchidee del Madagascar


Grammangis ellisii

Il Madagascar è la patria di quasi un migliaio di specie diverse di orchidee, circa 900 delle quali endemiche, che costituiscono circa il dieci per cento della flora dell'isola. Orchidee si trovano in quasi ogni habitat dell'isola, dalla foresta pluviale costiera alle foreste d'alta montagna e perfino nella foresta spinosa.
La maggior parte delle specie appartengono alle sottofamiglie Epidendroideae e Orchidoideae; appena 8 specie appartengono alle Vanilloideae, tra cui la Vanilla planifolia, da cui si ricava l'essenza di vaniglia, che è un genere da esportazione di una certa importanza per l'economia del paese.
La rarissima Cymbidiella falcigera, l'Orchidea Nera del Madagascar
I raggruppamenti più numerosi si hanno nei generi Bulbophyllum (188 spp.), Angraecum (128 spp.) e Cynorkis (97 spp.). Alcuni generi come p.es. Beclardia (2 spp.), Cymbidiella (3 spp.), Erasanthe (1 sp.), Eulophiella (5 spp.), Gastrorchis (8 spp.), Grammangis (2 spp.), Imerinaea (1 sp.), Lemurorchis (1 sp.), Megalorchis (1 sp.), Paralophia (2 spp.), Physoceras (11 spp.) e Tylostigma (8 spp.), sono endemici dell'isola.

Molte specie sono epifite (sono tutte quelle specie di piante che vivono su altre piante, di solito usate come semplice sostegno e non per procurarsi il nutrimento), come p.es. Cymbidiella pardalina, che cresce in simbiosi con la felce Platycerium madagascariense, e Eulophiella roempleriana, che cresce nelle ascelle foliari di Pandanus utilis, altre sono litofite (sono un tipo di piante che cresce e si sviluppa utilizzando come supporto le rocce) e alcune sono terrestri.
Ecco un pò di foto, per la gioia dei vostri occhi:

Vanilla planifolia, l'orchidea della vaniglia

Angraecum eburneum

Acampe pachyglossa

Bulbophyllum longiflorum

Calanthe sylvatica


Erasanthe henrici

Cynorkis villosa

Cymbidiella pardalina

Jumellea sagittata

Gastrorchis lutea


FREEBIRD MADAGASCAR TOURS