sabato 6 aprile 2013

Jean Laborde: un avventuriero in Madagascar

Jean-Baptiste Laborde (nato il 16 ottobre 1805 a Auch (Gers) e morto il 27 dicembre 1878 a Antananarivo (Madagascar) è stato un avventuriero, industriale, Primo Console di Francia in Madagascar ed ebbe una grande influenza sulla società e la politica della monarchia Merina in Madagascar nel XIX secolo.

Jean-Baptiste Laborde
 
Contemporaneo di tre regine (Ranavalona I, Rasoherina e Ranavalona II) e di un sovrano (Radama II) malgascio, fu utilizzato dal governo di Napoleone III per rinforzare l'influenza francese in Madagascar affievolita dalle ambizioni britanniche. La concorrenza feroce e astuta dei due paesi per il possesso di questa isola spingerà la Francia, dopo la sua morte, a usare come pretesto il recupero della sua eredità dal reame malgascio per mettere in difficoltà il governo del primo ministro Rainilaiarivony. A sua volta, la Francia utilizzerà questo patrimonio per creare una situazione inaccettabile per il governo di Ranavalona III, diseredando discendenti malgasci, eredi legittimi in favore di nipoti, più presentabili ai loro occhi, perché, bianchi e francesi di nascita.  

Il rifiuto di Rainilaiarivony, Primo ministro della regina, di riconoscere i nipoti di Laborde come eredi, fu uno dei pretesti che portarono all'invasione del Madagascar da parte delle truppe francesi. I veri discendenti di Jean Laborde in Madagascar sono stati quindi privati ​​della loro eredità. Questa situazione continua ancora oggi, infatti la casa di Jean Laborde ad Andohalo, che ha ospitato il primo consolato di Francia in Madagascar, appartiene ancora ufficialmente allo Stato francese.Grazie alla sua sensibilità, all'amenità del suo carattere e alle sue molteplici risorse mentali, Laborde s'imporrà velocemente alla corte della regina Ranavalona e diventerà una persona molto importante. Si narra anche di una sua relazione intima con la regina stessa. 
Non avendo nessuna conoscenza meccanica, industriale, o di chimica, si fece mandare dei libri e, formandosi da solo, diventerà di fatto ingegnere tuttofare, architetto e chimico. Formerà anche molti operai e artigiani (muratori, falegnami, ebanisti, ecc ...).

Francobollo malgascio con l'effige di Jean Laborde
CRONOLOGIA DELLA VITA DI LABORDE IN MADAGASCAR

  •    (1830) Alla fine dell'anno, il signor Savoia (capitano francese di lungo corso, senza risorse) lo convince a noleggiare una nave (il brigantino San Rocco) verso la barriera corallina del Canale di Mozambico (Juan de Nova Island) alla ricerca di presunti relitti ricchi di mercanzie . Laborde, 25 anni, intraprende questa nuova avventura.
  •     (8 novembre 1831) Dopo sette mesi di infruttuose ricerche, dopo una tempesta, senza più cibo nè acqua, la nave si arena sulla costa sud-est del Madagascar (nord-est di Cap Saint Marie) alla foce del fiume Matitanana (di fronte a Vohipeno). Sembra che tutto l'equipaggio sia riuscito a raggiungere la riva. Con l'aiuto di indigeni e dopo una lunga marcia di 180 km, arriva a Mahela, da un colono francese (Napoleone Lastelle) concessionario di una piantagione di canna da zucchero. Qui vi trova casa e occupazione.
  •     (1832) Sposa una meticcia di nome Roux Emilia (o "Rus") (1900, Antananarivo). Per questa occasione il signor Lastelle gli dona la propria collezione di libri Roret (collezioni delle tecniche più avanzate dell'epoca) da cui egli trarrà molte conoscenze.
    Con sua moglie Roux Emila
  •     (1833) Riconoscendo i numerosi "talenti" di Jean Laborde, il signor de Lastelle lo invia ad Antananarivo per incontrare i rappresentanti della Regina Ranavalona I (monarchia Merina). L'idea è quella di aggiudicarsi l'appalto per la fabbricazione di armi, appalto concesso a un francese (il signor Droit, detto Jolycoeur) che non sembra in grado di realizzarlo.
  •     (1833) Ottiene il suo primo contratto, ma deve collaborare con il sig. Droit. Installazione dei primi laboratori a 3 km nord di Ilafy.
  •     (1833) Nasce il figlio Clément, a Ilafy. Morirà nel 1874 all'Île Sainte-Marie. Diventa anche tutore di Rakotondradama (detto Rakoto), il figlio della regina.
  •     (1834) Produzione e consegna dei primi fucili, che saranno apprezzati.
  •     (1835) A Laborde è affidato il noleggio della nave Le Voltigeur e l'organizzazione del vettovagliamento delle truppe della regina in guerra nel sud (baia di S. Augustin), cosa che farà via la Compagnie de Madagascar dell'armatore François Joseph Lambert, ma una esecuzione sommaria di prigionieri lo turba al punto di pensare di lasciare il Madagascar. La Regina fa espellere il sig. Droit a causa dei suoi fallimenti e la sua mancata partecipazione. Il posto è dunque libero per Laborde.
  •     (28 marzo 1837) Laborde scrive nel suo diario:
"Ho fatto un secondo trattato con il governo malgascio per creare una fonderia di cannoni di ferro, una vetreria, una fabbrica di terracotta, una cartiera, uno zuccherificio, una raffineria, un saponificio, un allevamento di bachi da seta:
 
Mi sono impegnato a produrre molti acidi, allume, solfato di ferro, il blu di Prussia, ecc. "

 
La residenza a Mantasoa
Per scelta tecnica si trasferisce a Mantasoa (6 km da Antananarivo) dove crea un quartiere quasi industriale.
    A
Laborde è
assegnata dalla Regina, la più alta onoreficenza malgascia  (chiamata: "dei 16 onori").

  •     Per ottenere assistenza, fa venire dalla Francia il fratello maggiore Jean-Louis Laborde (detto Cadet) (+ 1856, Mantasoa), il cui figlio Edoardo (1846-1825, senza figli), entrerà in possesso dei diari personali di suo zio Jean Laborde .
  •     (1856) Laborde ripudia la propria moglie (Emilia) per adulterio e la invia agli sfruttamenti agricoli di Lohasaha (dei quali lei fu gerente).
  •     (1856) A seguito delle stragi dei malgasci convertiti al cristianesimo ordinate dalla politica di terrore autarchica e oscurantista della regina Ranavalona I e del suo primo ministro Rainilaiarivony (detto Raharo) e, forse, dopo la misteriosa morte per avvelenamento (17 giugno) di Napoleone Lastelle Rakotondradama (detto Rakoto), il figlio francofilo della regina, che disapprovava questa politica consigliato da Laborde (ex-precettore) e Joseph Lambert, chiede per iscritto un intervento militare della Francia. Joseph Lambert si impegna a trasmettere la richiesta a Londra e Parigi, ma i governi francese e britannico coinvolti insieme nella guerra di Crimea si astengono dall'intervento militare.
  •     (7 luglio 1857) Avendo scoperto questi intrighi, la regina decreta l'espulsione forzata di tutti gli europei e la confisca dei loro beni. Nonostante il suo status privilegiato, anche Laborde deve partire in rovina (La Réunion e Mauritius). Il suo amico Lambert fu esiliato invece nell'isola di Mauritius e poi sull'isola Mohéli (arcipelago delle Comore).
  •     (18 agosto 1861) Dopo la morte di Ranavalona I e di suo figlio Radama II (ex-Rakoto) che gli successe al trono, richiama i suoi amici francesi in Madagascar. Tuttavia, visto lo stato di devastazione delle officine di Mantasoa, Laborde non tenterà di riavviare le attività.

CONSOLE IN MADAGASCAR

  •     (12 aprile 1862)  Laborde è nominato da Napoleone III Console e Agente della Francia in Madagascar. Per assisterlo, porta il suo nipote Albert Auch Campan (+ 3 marzo 1892, Antananarivo), in qualità di segretario. Partecipa allo sviluppo della prima mappa topografica in scala1/200.000e dell'Imerina centrale eseguita da Alfred Grandidier. Aiuta il suo amico Joseph Lambert a creare la Compagnie française de Madagascar e a fargli accordare grandi monopoli e concessioni.
  •     (1863) A Antananarivo, sommosse nazional-tradizionaliste. Il 12 maggio Radama II viene ucciso per strangolamento. Il partito ostile alla Francia riconquisa il potere e revoca lo statuto concesso a Joseph Lambert.
  •     (1864-1878) Laborde conserva, malgrado tutto, la sua posizione di assistente console e Agente, ma assiste impotente al graduale aumento dell'influenza britannica sotto la politica di Rainilaiarivony (primo ministro).
  •     (27 dicembre 1878) A 73 anni e malato, Laborde muore a Antananarivo. la Regina Ranavalona II ordina un funerale di stato. È sepolto in una tomba a Mantasoa eche gli stesso aveva fatto costruire anticipatamente. D'altro canto, il governo malgascio (in virtù delle sue leggi tradizionali) si appropria della sua proprietà a scapito dei suoi eredi. Successivamente, durante la colonizzazione nel 1895, i beni dell' ex console furono suddivisi tra i gesuiti, che vennero ricompensati per il loro supporto alla colonizzazione e all'amministrazione della Grande Isola. Gli eredi di Laborde che sopravvissero, furono in parte ricompensati finanziariamente.

FONTE: Wikipedia
TRADUZIONE: Campagna Fabrizio

FREEBIRD MADAGASCAR TOURS








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