mercoledì 20 marzo 2013

La storia del Madagascar (2a Puntata)

Antichi contatti con Arabi ed Europei

I navigatori arabi conoscevano il Madagascar già molto tempo prima che vi giungessero i primi Europei. È probabile che Marco Polo, descrivendo nel Milione il Madegascar (che non aveva visitato, ma di cui aveva sentito parlare durante i suoi viaggi in Asia) attingesse direttamente o indirettamente da fonti arabe. Molti studiosi ritengono che Polo avesse fatto confusione, e intendesse in effetti parlare di Mogadiscio; tuttavia, sulla base del racconto di Polo, i cartografi europei iniziarono a scrivere "Madagascar" sulle mappe. In un celebre passaggio, Polo menziona un uccello gigantesco, simile al mitologico Roc:
Aepyornis
« Dicommi certi, che v'ha uccelli grifoni, e questi uccelli apariscono certa parte dell'anno; ma non sono così fatti come si dice di qua, cioè mezzo uccello e mezzo leone, ma sono fatti come aguglie e sono grandi com'io vi dirò. È pigliano lo leonfante, e portalo suso nell'àiere, e poscia il lasciano cadere, e quegli si disfà tutto, e poscia si pasce sopra di lui. Ancora dicono, coloro che gli hanno veduti, che l'alie loro sono sì grande che cuoprono venti passi, e le penne sono lunghe dodici passi »
(Marco Polo, Milione)
In effetti, i viaggiatori arabi che avevano visitato il Madagascar potrebbero aver visto l'Aepyornis, uccello di oltre tre metri di altezza. Tuttavia, è anche appurato che in Madagascar non ci sono mai stati elefanti.

Influenza araba

Secondo la tradizione malgascia, i primi arabi a stabilirsi in Madagascar erano profughi della guerra civile che seguì la morte di Maometto, nel 632 d.C. Le prime prove storiche di insediamenti risalgono al X o XI secolo; si trattava di commercianti di schiavi arabi o di Zanzibar, che attingevano anche dalle popolazioni costiere del Madagascar. Alcune etnie malgasce discendono da questi antichi schiavisti; le origini dei popoli Antemoro e Antanosy, sulla costa orientale, si fanno risalire ad un insediamento di questo tipo, chiamato Zafiraminia. Le loro colonie, tra cui Mahajanga e Vohemar, facevano capo al sistema feudale dei sultanati arabi. Gli Antalaotra sarebbero, invece, i discendenti di successive migrazioni arabe; essi furono i primi a portare l'Islam sull'isola.

Ombiasy
Anche in questo caso, la cultura malgascia mantiene numerose tracce dell'influenza importante che gli arabi esercitarono (pur essendo sicuramente in numero molto ridotto rispetto agli indonesiani e ai bantu). Hanno nomi di origine araba, in lingua malgascia, le stagioni, i mesi, i giorni della settimana e le monete, e numerose forme di saluto. Maghi arabi si insediarono probabilmente nelle corti di molti regni tribali malgasci, e dalla loro tradizione derivano le pratiche astrologiche dei divinatori noti col nome di ombiasy. Furono inoltre gli arabi a trasmettere ai popoli malgasci il sistema patriarcale, che soppiantò in parte il precedente matriarcato tipico delle popolazioni austronesiane.

Al termine delle migrazioni di popolazioni arabe, il Madagascar contava 18 etnie, ciascuna con la propria cultura, la propria lingua e la propria religione. Fu questo caleidoscopio di civiltà che si prospettò ai primi esploratori e coloni europei.

Fonte: WIKIPEDIA
www.freebirdmadagascar.com

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